La lingua “degna”
Pietracamela e il pretarolo nei testi di Ginevra Bartolomei
Profilo linguistico, norme di lettura, antologia poetica
Pietracamela, paese ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Teramo, è stato territorio di ricerca per quasi dieci anni nell’ambito dei progetti europei “Rete Tramontana” e “Viva Tramontana”.
Questa pagina è dedicata alla presentazione di un volume che documenta e celebra la parola poetica che emerge da una vicenda biografica e da un territorio linguistico particolarmente densi. Ginevra Bartolomei (1909-2007), figlia di Pietracamela e della dura vita di ieri, è testimone e cronista di una comunità che, a cerchi concentrici, dalla famiglia e dagli affetti più stretti si allarga al borgo fino ad abbracciare un’intera montagna e oltre – la comunità di diaspora nell’esperienza migratoria in Nordamerica. L’edizione dei quaderni manoscritti della Gina, così come veniva familiarmente chiamata dai conoscenti, rappresenta una tappa importante di un lungo processo di recupero di valori e contenuti dell’ethos locale. La portata di tale recupero appare oggi straordinaria data la drammatica desertificazione delle aree interne dell’Abruzzo, segnatamente l’Alta Valle del Vomano e la Valle Siciliana. Questi luoghi, noti soprattutto per le bellezze naturali e turisticamente attrattivi, sarebbero tristemente muti senza la voce, senza la parola di chi li ha vissuti dal di dentro e di chi li ha detti sia in italiano, sia nella lingua locale – quel pretarolo noto nell’area per le sue marcate singolarità e cinghia di trasmissione di una memoria ancestrale.